I turni di notte sono una realtà per molti lavoratori, come infermieri, medici, forze dell’ordine, operatori di call center e altri. Lavorare di notte può avere impatti significativi sulla salute e sul benessere, poiché va contro il ritmo circadiano naturale del corpo umano.
Effetti del lavoro notturno sulla salute
Numerosi studi hanno dimostrato che il lavoro notturno può avere conseguenze negative sulla salute, in particolare:
- Disturbi del sonno: insonnia, difficoltà ad addormentarsi e a mantenere un sonno ristoratore. I lavoratori notturni dormono in media 1 ora in meno al giorno.
- Maggiore sonnolenza e stanchezza: durante il giorno si è più assonnati e stanchi. Ciò aumenta il rischio di incidenti sul lavoro e alla guida.
- Declino delle prestazioni cognitive: difficoltà di concentrazione, attenzione e memoria. Le capacità decisionali sono compromesse.
- Aumento del rischio di errori e incidenti sul lavoro: la ridotta vigilanza e l’affaticamento aumentano gli errori e gli infortuni sul lavoro.
- Disturbi metabolici: livelli alterati di zuccheri, trigliceridi e colesterolo nel sangue. Questo può portare a diabete, obesità e malattie cardiovascolari.
- Aumento del rischio di cancro: in particolare tumori al seno, prostata e colon-retto. Il rischio aumenta con gli anni di lavoro notturno.
- Problemi gastrointestinali: maggiore incidenza di ulcera gastrica, colon irritabile e reflusso gastroesofageo.
- Depressione e ansia: il lavoro notturno è associato ad un aumentato rischio di depressione, ansia e stress psicologico.
- Difficoltà nelle relazioni sociali e familiari: gli orari di lavoro irregolari possono compromettere i rapporti interpersonali e la vita familiare.
Consigli per affrontare al meglio i turni di notte
Esistono strategie e accorgimenti che possono aiutare a gestire al meglio i turni di notte e ridurre i rischi per la salute:
1. Dormire a sufficienza
È fondamentale dormire adeguatamente sia prima che dopo il turno di notte. Si consiglia:
- Dormire 1-2 ore nel pomeriggio prima del turno
- Al mattino, dopo il turno, dormire 4-5 ore senza impostare la sveglia
- Fare un riposino di 1-2 ore nel pomeriggio dopo il turno
- Rispettare gli orari di sonno anche nei giorni di riposo
2. Creare un ambiente ideale per il sonno
Per favorire il sonno diurno dopo il turno di notte:
- Tenere la camera da letto buia e silenziosa
- Utilizzare mascherina, tappi per orecchie e tende oscuranti
- Evitare esposizione alla luce e uso di smartphone e PC
3. Assumere melatonina
La melatonina aiuta a regolare il ritmo circadiano. Può essere assunta 30-60 minuti prima di coricarsi dopo il turno di notte.
4. Evitare troppa caffeina
Limitare il consumo di caffè e bevande energizzanti, soprattutto nelle 6 ore precedenti il sonno.
5. Fare attività fisica regolare
Lo sport aiuta a scaricare lo stress e a dormire meglio. Meglio evitare attività intense prima del turno di notte.
6. Seguire una dieta bilanciata
È importante seguire pasti regolari ed una dieta sana ed equilibrata. Evitare cibi pesanti e grassi prima di dormire.
7. Limitare alcol e fumo
Ridurre il consumo di alcol e smettere di fumare. Entrambi peggiorano la qualità del sonno.
8. Pianificare i turni al meglio
Cercare di avere turni regolari ed evitare troppi turni consecutivi di notte. Programmare turni di mattina dopo le ore 6.
9. Pause e riposi durante il turno
Concedersi pause regolari e, se possibile, brevi riposini durante la notte. Mantenersi idratati.
10. Supporto psicologico
In caso di difficoltà emotive o relazionali, può essere utile rivolgersi ad uno psicologo.
Strategie ambientali e organizzative sul posto di lavoro
Oltre alle strategie individuali, anche alcuni accorgimenti ambientali e organizzativi possono migliorare il benessere dei lavoratori notturni:
- Illuminazione adeguata: prevedere luci brillanti per mantenere la vigilanza.
- Pause e spazi di riposo: garantire spazi confortevoli per brevi riposini notturni.
- Turni di lavoro regolari: ruotare i turni in modo logico ed evitare troppi turni di notte consecutivi.
- Turni di mattina per i lavoratori “anziani”: dopo una certa età è più difficile adattarsi al lavoro notturno.
- Screening sanitari: effettuare periodicamente controlli sanitari per identificare precocemente eventuali problemi.
- Supporto psicologico: mettere a disposizione supporto psicologico per la gestione di stress e difficoltà emotive.
- Formazione: informare i lavoratori sui rischi del lavoro notturno e su come ridurli.
Conclusioni
Il lavoro su turni notturni ha certamente impatti negativi sulla salute, che non possono essere eliminati completamente. Tuttavia, seguendo le giuste strategie a livello individuale e organizzativo, è possibile ridurre notevolmente i rischi e migliorare il benessere psicofisico dei lavoratori. Elementi chiave sono il sonno adeguato, l’alimentazione corretta, l’attività fisica regolare e la pianificazione ottimale dei turni di lavoro. Inoltre, controlli sanitari periodici e supporto psicologico possono aiutare ad identificare e gestire eventuali problemi che insorgono. Con le dovute accortezze, è possibile convivere con il lavoro notturno senza eccessivi danni per la propria salute.